Testo e foto di Alessia Antonelli
Beware of Rock: gli I Hate My Village portano la loro energia al Teatro Alfieri di Montemarciano.
Cosa potrà mai nascere dalla collaborazione di quattro grandi nomi della musica italiana? “I hate my village”, l’omonimo album di esordio del gruppo, prodotto da Marco Fasolo (Jennifer Gentle), dimostra che i progetti paralleli danno vita a risultati stratosferici. I Hate My Village è la collaborazione che vede come protagonisti Fabio Rondanini (Calibro 35 e Afterhours), Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) e niente meno che Alberto Ferrari dei Verdena, come fatto anche dal fratello Luca Ferrari con i Dunk (formati da Carmelo Pipitone e i fratelli Giuradei). Voce del gruppo, Alberto canta in inglese, sia perché pensavano di registrare il disco con un’etichetta inglese (uscito invece sotto il nome di La Tempesta International), sia per l’amore per la lingua e la sua fonetica. L’album è un viaggio alla scoperta continua della musica africana, da cui trae ispirazione. Il lavoro è nato dal puro piacere di fare musica, niente di più, senza pretese o strategie di marketing dietro. Questa scelta ricade sui due creatori del gruppo, Adriano Viterbini e Fabio Rondanini, che si sono innamorati della musica africana sui palchi, accompagnando i maestri Bombino e Rokia Traoré. Un amore che però non si è limitato all’esperienza sul palco ma che è continuato in sala prove, grazie alla necessità di ampliare i propri orizzonti (non solo musicali) e favorire l’incontro con la musica di tradizione occidentale. L’energia sul palco del Teatro Alfieri non è mancata di certo. Un esperimento innovativo e senza dubbio di grande effetto, che vi consigliamo assolutamente di non perdere.
Un ringraziamento speciale a DNA Concerti e al Teatro Alfieri Montemarciano.
Setlist:
Presentiment
Tramp
Fare un fuoco
Acquaragia
I ate my village
Kennedy
Nuvola
Fame
Bahum
Chitarrine
Elvis
Tony
Cover
Tubi innocenti
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