Dopo 11 anni di attesa il Danno e la Beffa sono tornati. Dopo 11 anni di voci e pettegolezzi che ad ogni nuovo pezzo preannunciavano l’uscita di un nuovo album, il Colle torna a farsi sentire con un disco più maturo che mai, che potrete avere l’occasione di ascoltare dal vivo, insieme ai grandi classici, giovedì 14 febbraio all’Alcatraz di Milano. Nel frattempo la scena è stata stravolta dall’ondata trap, che, dopo una fase fatta di tentativi più o meno riusciti, si sta cominciando ad assestare. In questo contesto i Colle Der Fomento discendono sul suolo italiano come alieni: non più “regazzini”, ma con lo stesso suono di un decennio fa, piombano sulla scena hip hop con la delicatezza di un elefante in una cristalleria.
Ciò che colpisce di più di questo gruppo sono la fedeltà della fanbase, che nonostante la lunga attesa ha risposto positivamente ad Adversus, e il legame indissolubile con la città di Roma, come testimonia lo stesso titolo dell’album, in latino. “Adversus” significa “contro”, una parola che ricorre in tutte le scelte fatte nella loro lunga e fortunata carriera. Nonostante siano in giro per l’Italia dagli anni 90 (il primo album risale al ’96) si tratta solamente del loro quarto disco ufficiale. Perché? Semplicemente perché non scrivono per accontentare, ma per necessità, senza mai sottomettersi alle logiche del mercato.
Singolare, poi, è la storia dietro la copertina di Adversus. È la foto di una maschera da samurai presente al MoMa di New York, che rimanda ancora una volta al tema del conflitto (l’album si apre con Storia di una lunga guerra e si chiude con Mempo) ma in alcune tracce questa maschera da guerra cade per mostrare il volto delle persone che la indossano. Troviamo, infatti, pezzi molto profondi e autoriflessivi, meno attenti alla contestazione politica rispetto al passato, come Nostargia.
Fra un capolavoro e l‘altro hanno ampiamente avuto modo di dimostrare di non essere secondi a nessuno, sia dal punto di vista lirico, sia per la presenza sul palco. In ogni progetto, da Guerra fra poveri di Mr. Phil ai numerosi EP e singoli, hanno sempre eclissato i colleghi grazie alla potenza delle loro punchline. Senza contare, poi, che hanno introdotto i concerti di leggende del rap americano come Redman e KRS One, i quali non hanno certo bisogno di presentazioni. Ogni loro esibizione, anche negli ultimi anni, è sempre stata garanzia di grandi performance, pogo e tanto amore per l’hip hop.
“Ancora in piedi come le colonne di Roma”
E pensare che 5 anni fa, anche dopo l’uscita del singolo Sergio Leone e la costituzione dei Good Old Boys assieme a Kaos e dj Craim, erano rimasti in pochi a sperare in un nuovo lavoro. Alla fine, sui beat dello stesso dj Craim, quel maledetto disco è venuto alla luce.
Kaos è l’unico mc presente fra i featuring, da sempre punto di riferimento del rap hardcore nonché amico di vecchia data, nel brano Miglia da percorrere e nel remix della famigerata Sergio Leone. Oltre ai vari campionamenti, alcuni dei quali provenienti dai loro stessi brani, come Balla coi lupi, troviamo anche la tromba di Roy Paci registrata ad hoc in Polvere. Ed ecco il filo rosso che collega tutti questi titoli: l’immaginario western e il cinema in generale. Esattamente come l’immaginario dei film di arti marziali plasmò il culto del Wu-Tang Clan. Da Odio pieno fino ad Adversus, la discografia di Masito Fresco e Jedi Master Danno (aka Jake la Motta) è ricca di citazioni che spingono l’ascoltatore ad ampliare la propria cultura cinefila, in un ambiente in cui la cultura è spesso sottovalutata. Non a caso Danno è conosciuto da alcuni come il Method Man italiano. No, non stiamo esagerando: basta l’attacco nella cover di The What come dimostrazione.
14.02.19
Alcatraz, via Valtellina, 25
Inizio: ore 21.00
Tickets: 15 + d.p.
Prevendite disponibili su Mailticket