Nel suo primo live in Italia, Pouya ha mostrato tutto il suo talento come artista e intrattenitore.
l’11 ottobre 2018, al Gate di Milano si è tenuta la primissima esibizione di Pouya in Italia. Il rapper della Florida ha portato il suo stile inconfondibile per la primissima volta nel Bel Paese (e in generale in Europa) dimostrando tutto il suo valore di artista.
Nella location quasi intima del Gate si è tenuto un live che dimostra come ormai tutti i frangenti del rap siano arrivati in Italia, ma anche di come valga sempre la pena andare a vedere artisti del genere live.
Il live si apre con un fedelissimo di Pouya, Dj WYMBF, che apre immediatamente le danze con una selezione musicale per palati fini: oltre a pezzi di 6ix9ine e altri artisti più mainstream, vengono frapposti brani di SOS Mula e ZillaKami, GhostMane e $uicideBoy$, non a caso, essendo questi ultimi due amici del main artist della serata.
Dopo un breve ma intenso dj set, tocca a ShakeWell, a supporto di Pouya, che si esibisce per appena dieci minuti, il tempo di far scoccare le 22, che sale sul palco l’artista insieme ad un boato della folla.
Negli occhi di Pouya si vedono chiaramente emozione, ma anche tantissima energia, che regala insieme al suo fidato ShakeWell, che lo accompagna per tutta la durata del live.
Il concerto è una staffetta tra i due, che si danno il cambio tra un pezzo e l’altro, e trasmettendo una energia al pubblico pazzesca. Pouya va a pescare pezzi attraverso tutta la sua discografia, passando da 41 e Energy, estratti del suo primo progetto Underground Underdog, per passare poi ai brani storici della sua discografia, come Death By Dishonor, Terminal Sex e probabilmente il più famoso di tutti, ovvero SouthSide Suicide insieme ai $uicideBoy$.
Il concerto si chiude con un momento toccante, ma anche di festa. I brani che chiudono la serata infatti non sono di Pouya o ShakeWell, ma di due suoi cari amici mancati nell’ultimo anno, ovvero Lil Peep e XXXTentacion. WYMBF perciò chiude la serata con Awful Things, Sad e Look At Me.
In un live da intenditori, si è finalmente visto come in Italia la cultura rap, e non solo quella esclusivamente mainstream, stiano iniziando a prendere davvero piede. E di tutto ciò dobbiamo ringraziare anche Pouya e il suo fantastico concerto, nella speranza non sia la prima e ultima volta.
Galleria a cura di Emanuele Arcozzi