Lo scorso 6 dicembre siamo stati ancora una volta al Locomotiv Club, in occasione del ritorno in città degli Horrors. Attualmente in tour per nuovo disco “V” sono passati per lo stivale nelle città di milano e bologna, in quest’ultima abbiamo avuto il piacere di intercettarli in questo vis-à-vis che personalmente rimandavo da poco meno di dieci anni.
L’opening della serata a cura dei Mueran Humanos termina intorno alle 22.30, passa circa una mezzoretta e i cinque dell’Essex si presentano sul palco taciturni, imbracciano gli strumenti e partono subito velocissimi con due punte di diamante del nuovo album, Hologram e Machine. L’impatto è immediato e violento come su disco, le luci sono basse e i colori che ne derivano vanno a richiamare quelli delle visual dell’ultimo lavoro della band inglese. L’iconica sagoma di Farris Rotter emerge da questo gioco di luci attraverso la maglia di paillettes che indossa per l’occasione con estrema sobrietà.
Il terzo brano è Who Can Say, da qui in poi l’esibizione diventa emotivamente sempre più intensa. E’ un continuo alternarsi tra brani del nuovo album e quelli più iconici dei precedenti “Primary Colours e Skying”, il risultato è un concept molto lineare che ci ricorda di quanto sia forte il legame concettuale che unisce tutti e cinque gli album della band inglese, nonostante le ormai note differenze di sound, in costante mutamento fino ad oggi dove con l’ultimo lavoro abbracciano per la prima volta delle sonorità velatamente industrial.
Il concerto prosegue energico e quasi senza pause, pochissime parole da parte loro e si conclude prima dell’encore con Still Life, iconico singolone estratto “Skying”. Il ritorno sul palco è immenso, concludono la serata con Ghost per me il pezzo più bello dell’intero album e Something To Remember Me By ovvero l’ultimo singolo estratto.
La band ci saluta ed esce di scena, noi rimaniamo lì per un pò quasi ammutoliti a riflettere. La scaletta è perfetta, avremmo gradito ovviamente anche qualche brano del primo album regredendo a teenagers per la durata di un pezzo o due, ma sarà per la prossima volta.
1. Hologram
2. Machine
3. Who Can Say
4. In And Out Of Sight
5. Mirror’s Image
6. Sea Whitin A Sea
7. Weighed Down
8. Press Enter To Exit
9. Endless Blue
10. Still Life
Encore:
11. Ghost
12. Something To Remember Me By