Qualche giorno fa ci siamo seduti a chiacchierare con i Mistakes, band che lo scorso 17 Settembre ha condiviso lo stesso palco degli SWMRS in quel di Milano.
I Mistakes sono una giovanissima band Milanese punk-rock con sonorità indie-pop, formata da Riccardo Berticelli (voce e basso), Giorgio “Joe” Cataldo (chitarra) e Giorgio Sudati (batteria).
I ragazzi hanno recentemente pubblicato il loro EP “Our Own Way” sotto l’etichetta Ammonia Records e a breve pubblicheranno il video del brano Could Be The Day.
DOMANDA MEGA CLICHÈ: COME VI SIETE CONOSCIUTI?
Riccardo: Io e Giorgio ci siamo conosciuti sui banchi di scuola del nostro ex Liceo. Ed è anche lì che è nato il nome Mistakes, vista la sua facoltà di usare l’inglese con una giustapposizione di parole senza grammatica o sintassi. Io e Joe invece ci siamo conosciuti tramite un amico in comune
Joe: Perché comunque la band esisteva già, io sono entrato dopo.
Riccardo: Si, prima avevamo questo suo compagno di classe, Giacomo, che era “bello metallaro” cit che poi a causa di ovvie divergenze artistiche ha deciso di mollare. Quindi è poi subentrato Joe che si è messo alla chitarra e io ho imparato a suonare il basso.
DOMANDA MEGA CLICHÈ 2: QUALI SONO LE BAND CHE NELLA VOSTRA FORMA MENTIS MUSICALE VI HANNO MAGGIORMENTE INFLUENZATO?
Giorgio: il genere è quello del pop punk, quindi Blink-182, Green Day, Sum 41
Riccardo: poi sono arrivati prepotentemente John Mayer e gli Oasis, almeno dal mio punto di vista. Poi comunque ora ci sono dei gruppi che ci piacciono molto, tipo gli Against The Current.
PARLATECI UN PO’ DEL VOSTRO EP: QUANDO AVETE INIZIATO A SCRIVERLO E COMPORLO? SIETE STATI APPOGGIATI DA QUALCUNO NELLA STESURA DELLE TRACCE?
Riccardo: abbiamo iniziato a scriverlo nel 2013-2014 visto che comunque alcune tracce sono del vecchio ep, altre invece ci sono venute più avanti, quindi diciamo che la stesura è partita nel 2013-14 fino ad arrivare comunque al 2016. Sono molto orgoglioso di dire che tutto ciò che è stato scritto è tutta farina del nostro sacco. Generalmente l’idea base viene fuori da me, poi quello che facciamo in sala di registrazione è decidere cosa ci piace e come migliorare. Larsen che si è occupato della produzione dell’ex ci ha aiutato a limare qualcosa a trovare idee diverse a livello di sound, ma comunque non è cambiato niente per quanto riguarda come sono fatti i pezzi.
QUAL È TRA LE 5 PRESENTI NEL VOSTRO EP LA TRACCIA CHE SENTITE PIÙ VOSTRA?
Joe: “Could be the day” perchè quella che mi da più soddisfazione da suonare live
Giorgio: “Blame it on the morning” anche se se la gioca un po’ con Sons of the sky, ma comunque Blame it on the morning è più energica, e da suonare è molto adrenalinica.
Riccardo: concordo con Giorgio, ma comunque sia Could Be The Day e Blame It On The Morning, sono le due più dirette, che rendono di più in live.
PERCHÉ CI SONO UN’ADIDAS, UNA VANS E UNA CONVERSE IN COPERTINA?
[Joe si distrae vedendo una ragazza con il logo dei Green Day sullo zaino “Ha la cosa dei Green Day, bella lì” e Riccardo ci prega di inserire questa cosa nell’intervista]
Riccardo: sono le scarpe che portano i nostri idoli, ciascuno di noi ne ha scelta una, io ho scelto l’Adidas perché le usa Rod Laver, il mio giocatore di tennis preferito.
Joe: io ho scelto la vans perché simboleggia un po’ il panorama skate punk californiano
Giorgio: le converse, un po’ per i Green Day
PERCHÉ AVETE SCELTO DI INCIDERE IN INGLESE?
Riccardo: perché riteniamo che l’inglese dal punto di vista della costruzione della frase, si presti molto di più a una serie di giochi di parole, abbreviazioni, troncamenti delle frasi, doppie negazioni, rispetto all’italiano. E poi comunque anche la musica che ascoltiamo è sempre di stampo un po’ inglese quindi alla fine viene naturale. Stiamo cercando di capire se l’italiano possa fare per noi, ma al momento l’inglese resta la nostra scelta numero uno.
Giorgio: ma comunque cercare di portare l’Italiano nello stile punk e pop punk è pura follia, è snaturare la cosa.
COSA NE PENSATE DEI TALENT SHOW? VI PARTECIPERESTE?
Riccardo: Abbiamo appena avuto la conferma che non è nelle nostre corde una cosa del genere. Ci siamo fatti un’idea abbastanza chiara, e per quello che facciamo adesso, direi di no. Non è comunque detta l’ultima parola, nel senso che magari più avanti potrebbe succedere. Al momento è un no.
QUAL È IL VOSTRO ALBUM PREFERITO USCITO QUEST’ANNO?
[Joe inizia a cercare su google quali album sono usciti nel 2017 “per avere delle conferme”]
Riccardo: la mia top 3 è questa: 1. As You Were di Liam Gallagher 2. The Search of Everything di John Mayer 3. Di venti in venti di Nicolò Favi che è sempre stato di grande ispirazione per me, per come riesce a scrivere ed esprimersi nei testi.
Giorgio: sicuramente anche io l’album di Liam Gallagher, ma uscendo dal genere anche il nuovo album di AVICII, perché mi viene voglia di buttarlo su batteria, basso e chitarra.
Joe: L’ultimo dei Coldplay, Ed Sheeran, quello dei Blink però la versione Deluxe (sennò non è più del 2017)
Riccardo: e come menzione d’onore, l’album dei The Menzingers, After The Party che mi ha fatto maturare tantissimo nella scrittura.
POCHI GIORNI FA SIETE STATI LA BAND D’APERTURA PER GLI SWMRS IN QUEL DI MILANO; SE DOVESTE UTILIZZARE UN SOLO AGGETTIVO PER DESCRIVERE L’EMOZIONE PROVATA QUALE UTILIZZERESTE?
Riccardo: posso dire Petaloso? Direi che è stato “Fantasmagorico”
Giorgio: Eccitante
Joe: Emozionante, o per essere più British “speechless”
A QUALE BAND SPERATE DI POTER IN FUTURO APRIRE IL CONCERTO?
Joe: sullo stesso livello degli SMWRS direi gli Against The Current, poi ovviamente alzando l’asticella, sarebbe un sogno poter aprire per band di riferimento del pop punk, come Blink e Green Day.
NOI DI RECOVERY SIAMO GRANDI AMANTI DELLA MUSICA, MA PRIMA ANCORA DEL TRASH IN GENERALE. SE UN GIORNO DECIDESSIMO DI REALIZZARE UNA COMPILATION “PUNK GOES TRASH” CON SOLO BRANI TRASH IN CHIAVE POP PUNK VOI ACCETTERESTE DI PRENDERE PARTE AL PROGETTO? SE SI CON QUALE BRANO?
Riccardo: Assolutamente sì, e ti prego facci fare Barbara Durso di Bello Figo oppure Pasta Col Tonno o una di quelle cose lì. Ci stiamo di brutto.
ULTIMA DOMANDA: QUAL È LA COSA CHE NON RIVELERESTE MAI IN UN’INTERVISTA?
Riccardo: il numero di volte che ho pensato “porca vacca non so cosa rispondere”
Giorgio: non rivelerei mai la vera natura di quest’uomo [indica Riccardo]
Joe: non ho studiato per questa risposta
Riccardo: il numero di esami che Giorgio non ha passato
Potete ascoltare il loro EP “Our Own Way” su Spotify
E guardare il video di Blame It On The Morning: