Foto: Jessica Bertolina
Report: Ludovico D’amanzo
È un Tunnel Club di Milano “sold out”, quello che si è presentato, domenica 17 settembre, di fronte agli SWRMS, nel loro primo show da headliner in Italia organizzato da Indipendente Concerti.
La band di Oakland, California, sulla scena punk dal 2005, conosciuta prima con il nome di “Emily’s Army”, solo dal 2014 come SWMRS, non ha certamente deluso le aspettative dei fan, in fila per loro sotto la pioggia dalle prime luci del mattino.
Joey Armstrong (batteria), figlio del frontman dei Green Day, con i suoi amici Cole Becker (voce e chitarra), Max Becker (chitarra e seconda voce) e Seb Mueller (basso) hanno dato vita ad uno show pazzesco.
Il cantante si è presentato sul palco con un abito da donna, molto particolare, come per dire “sono punk, faccio quello che voglio”. E così è stato. Già dalla prima canzone “Palm Trees” la situazione si è fatta subito incandescente.
La mole di gente presente era incontenibile, tanto che le transenne che servivano come argine tra il palco e i fan, dedicate ai fotografi, non sono valse a nulla.
Gli SWMRS hanno eseguito tutte le migliori canzoni del loro ultimo lavoro in studio “Drive North” con una carica incredibile, come se quei quattro ragazzi fossero nati per stare sul palco e far divertire la gente.
Da “Harry Dean” a “Miss Yer Kiss”, da “BRB” ad “Uncool”, preceduta quest’ultima da un bel discorso tenuto dal cantante che descriveva la canzone come il loro inno di ribellione e la loro filosofia di vita: “Non essere degli idioti incapaci di ragionare da soli ma degli esseri irrazionali”.
Colpo d’occhio incredibile durante l’esecuzione di “Miley”, nella quale tutti i presenti hanno cominciato a cantare superando di gran lunga la voce del cantante e alzare il flash dei telefoni al cielo, tanto che Cole non ha potuto far altro che stare in silenzio e godersi lo spettacolo che il pubblico ha voluto regalargli.
Tra una cover dei Ramones, momenti di gioco tra la band, “circle pit” e “wall of death” il concerto sembrava essere finito con “Figuring it Out”, quando Joey e soci hanno lasciato il palco, al buio, per poi ritornare dopo alcuni minuti e chiudere in bellezza con la title-track “Drive North” accompagnata da uno “stage diving” durato forse un po’ troppo, visto che la gente non voleva lasciarli andar via e magari anche loro avrebbero voluto restare lì ancora un po’ con noi.
Scaletta
– Palm Trees
– BRB
– Harry Dean
– Silver Bullet
– Miss Yer Kiss
– Uncool
– Miley
– D’You Have a Car?
– Lose It
– I Wanna Be Sedated [Ramones Cover]
– Turn Up
– Figuring It Out
ENCORE
– Hannah
– Drive North