Si sa, le serate che valgono iniziano tardi. Anche se sono di domenica, anche se di chiusura alla Milan Fashion Week 2017. Probabilmente per ricordarci che il tempo è un’invenzione dell’essere umano, cosa che Il ROCKET Club e l’Akeem of Zamunda riescono a fare sempre molto bene, e questa volta scelgono di giocare la carta “Sango”. D’altronde serve un performer speciale per un’occasione speciale.
Sango, all’anagrafe Kai Asa Savon Wright, è un disk jockey e producer americano. È originario della periferia di Seattle e non del Brasile, come credevano molti. In verità, Sango non è neanche mai stato in Brasile, se non consideriamo delle mappe su Call of Duty. Ciononostante, il Brasile e la lingua portoghese sono elementi chiave della sua musica e della sua personalità.
Ha solo venticinque anni, ma questo giovane producer si è già esibito negli Stati Uniti e in alcune delle maggiori capitali europee e soprattutto ha collaborato con nomi di un certo calibro, tra cui Drake, Nas, The Weeknd, JMSN, Goldlink e SPZRKT. Inoltre, Sango ha sempre curato le grafiche dei suoi lavori, essendo anche un graphic designer.
Consiglio vivamente di sentirlo parlare della realizzazione della copertina di “North”, il suo ultimo album. Semplicemente poetico come la sua musica. Questo talento americano è un centrifugato di diverse influenze: si passa da tratti Rhythmn and Blues e Soul a quelli caratterizzanti della Baile Funk. Il genere di musica da lui prodotto è stato definito “Future Bass”. Ormai sappiamo che lui non è molto interessato a queste definizioni, mentre è sicuramente molto interessato a proporre una sua cultura, basata sull’importanza dei bassi come portatori sani di sensazioni.
Per quanto riguarda il concerto, posso dirvi che molto probabilmente all’inizio della serata Sango non è ancora all’interno del locale, ma il pubblico sta già ballando ai suoni del dj set di apertura. È appunto il sound di The Perseverance che fa da introduzione a quella che è una vera festa. Inoltre, palco e performer della serata sono immersi nella bellissima atmosfera a cura di “Odd Garden”, realtà locale di progettazione e realizzazione di spazi verdi. In questa scenografia tutto cresce molto piano finché non ci si accorge di Sango.
È l’1 di notte e il pubblico inizia ad avvicinarsi sempre di più al palco come api al miele. La musica è magnetica, il set misto, adatto alla serata e rappresentativo di quella che è la realtà e il modo di produrre musica di Sango. Infatti la serata è attraversata da brani e momenti che raccontano storie e sensazioni autobiografiche dell’artista, i suoi esperimenti musicali (come i brani tratti dall’album “Da Rocinha), alcuni suoi remix e infine le produzioni realizzate per o con altri cantanti e rappers. Sango ci dà dentro per più di un’ora e mezza, facendoci immergere nella sua musica, senza freni, e quando il set finisce e passa nelle mani di qualcun altro lui rimane sul palco e ancora nelle teste.