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⏭ Sanremo 2017: quel poco che ho visto e avrei preferito non vedere

Come saprete, si è appena conclusa la sessantasettesima edizione del Festival di Sanremo. Il vincitore di questa edizione, condotta da Carlo Conti e Maria De Filippi, è Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma.

Non posso dire di aver seguito quello che personalmente considero “trash travestito”, ma mi sono comunque tenuta informata sulle vicende leggendo qualcosa qua e là e accendendo ogni tanto la TV.

Quella di Gabbani è una delle figure che voglio tenere in considerazione insieme a quelle di Gigi D’Alessio e Al Bano. Ho visto poco, eppure questi tre personaggi mi hanno dato tante soddisfazioni.

Partiamo dal nostro amico Gigi. Secondo le notizie sul suo conto circolate durante il 2016, il nostro cantautore napoletano preferito ha più debiti di un ragazzino che è stato costretto dalla mamma a fare il classico quando voleva fare l’artistico. Non so se nei suoi sogni c’era proprio la vittoria a Sanremo per iniziare a mettere a posto un po’ di cose, sta di fatto che durante la quarta serata viene eliminato insieme a Giusy Ferreri, Al Bano e Ron.

Dopo questo tragico evento, Gigi si è lasciato scappare alcune dichiarazioni un po’ contraddittorie. Quelle che per me sono degne di nota sono un drammatico “Hanno preso me, Al Bano e Ron solo per vendere il Festival all’estero. Senza di noi sarebbe stato difficile” e un “Ve lo giuro, io non ci sono rimasto male. Sapete chi c’è rimasto male?” seguito da un sonoro “Sto c***o”.

Ammetto che la prima affermazione mi piace particolarmente perché c’è dietro un ragionamento sensato. Precisa infatti che artisti come lui e Al Bano vanno forte all’estero e al Festival ha fatto solo comodo metterli in gara, anche se la loro eliminazione era già in programma. Se da una parte riconosco che potrebbe pure avere ragione e ammetto che la teoria del complotto un po’ mi intriga, dall’altra penso che gli stessi organizzatori hanno piazzato Greta Menchi nella giuria degli esperti. E insomma, così mi crolla un po’ tutto.

Per quanto riguarda la seconda dichiarazione… c’è qualcosa da aggiungere? L’invidia mi travolge perché vorrei avere il coraggio di reagire così alla vita ogni volta che qualcosa va male. Organizzo una serata con gli amici e, fra le risate degli altri, mi riprendo con il cellulare mentre urlo che me ne sbatto di tutto. Poi il giorno dopo mi sveglio e sono a posto, tutti i miei debiti sono spariti. Alla fine al Festival ci sei andato solo per divertirti, vero Gigi?

Un altro personaggio che ammiro è Al Bano. L’unica occasione in cui mi è capitato di vederlo sul palco è stata durante la finale, nel momento in cui venivano annunciati i vincitori di altri premi e riconoscimenti. Casualmente, Francesco Gabbani, Fiorella Mannoia e Ermal Meta sono sia i finalisti che i vincitori di tutti i premi; tutti tranne il Premio «Giancarlo Bigazzi» al miglior arrangiamento che viene appunto conferito ad Al Bano.

Adesso, io non so bene come lui abbia preso la sua eliminazione dal Festival, fatto sta che a un certo punto si allunga verso Ermal Meta, o meglio, verso il mazzo di fiori che il giovane teneva in mano. Non si è capito bene perché ma, con la scusa di voler prendere un fiore per metterlo nel taschino della sua giacca, gli distrugge letteralmente il bouquet.
Non cerca neanche di sfilare gentilmente uno dei fiori più piccoli, no, lui punta direttamente ad uno di quelli al centro. Lo tira e lo strappa con tale forza che il gambo si spezza in due, del tipo che se le signore vedessero il loro fiorista di fiducia comportarsi così partirebbero degli infarti. Come se la cosa non fosse già abbastanza surreale, la sua giacca non aveva un taschino.

Che gesto raffinato e di classe. A quanto pare, Al Bano ha dimenticato l’educazione a Cellino San Marco prima di partire per Sanremo.

Ora tocca a Francesco Gabbani, che fra tutti è il più puro e innocente. Il caro Francesco si presenta sul palco dell’Ariston con dei maglioncini colorati che sono a metà fra il bellissimo e l’orrendo, e le sue performance sono accompagnate da un personaggio vestito da scimmia che balla al suo fianco. Ovviamente questo è quello che ha colpito maggiormente il pubblico, in realtà bisogna dire che la canzone con la quale è in gara non è così superficiale come appare.

Mentre gran parte del pubblico lo dava per spacciato già dopo quattro secondi di esibizione, Gabbani si ritrova in finale a dividere il palco con Fiorella Mannoia. Lei sorridente e raggiante, lui incredulo e sinceramente sorpreso. Quello che gli leggo in fronte è un chiaro “ma che ho fatto?” e, quando Carlo Conti annuncia il vincitore, si inginocchia e chiede scusa. Bellissima la scena successiva in cui gli viene consegnato il premio e, mentre al centro della scena c’è la seconda classificata, lui passa completamente in secondo piano. Lo si intravede sullo sfondo mentre fa avanti e indietro in mezzo ai coriandoli, preso da sentimenti contrastanti. Mai mi sono sentita rappresentata così tanto da un personaggio in un programma televisivo.

Pur essendo contenta per il nostro Francesco, non riesco a non pensare a cosa avrebbe fatto Al Bano al posto suo. Finalmente il suo premio, finalmente i suoi fiori. Per non pensare a cosa avrebbe fatto in caso si fosse trovato al posto di Fiorella Mannoia, come minimo avrebbe sbattuto il premio di Gabbani a terra.

Chiaramente, sono molto dispiaciuta anche per il nostro idolo Gigi D’Alessio. Molto probabilmente, in caso di vittoria, ci avrebbe deliziati con un simpatico video in cui avrebbe urlato che i debiti al massimo li hanno quelli di Sanremo, quegli infami che volevano farlo fuori subito. Purtroppo per noi, ha vinto un altro.

Considerando il fatto che la TV l’ho accesa davvero poco e ho visto solo disagio e trash, l’anno prossimo mi tocca proprio guardare il Festival. Intanto aspetto di vedere come verranno accolti il vincitore e la scimmia all’Eurovision Song Contest che si terrà il prossimo maggio a Kiev. È ancora presto, ma leggendo i commenti sui vari social network da bravi italiani ci sentiamo già la vittoria in tasca.