Oggi parliamo dei The 1975, un gruppo Indie/Alternative Rock che ho avuto il piacere di godermi live al Fabrique il 12 aprile scorso. Il gruppo è composto da Matty Healy (voce e chitarra), Adam Hann (chitarra), George Daniel (batteria) e Ross MacDonald (basso) e si è formato a Manchester. Li ho scoperti nel 2015, con l’album omonimo “The 1975”, il loro trampolino di lancio, contenente le più conosciute “Chocolate”, “Robbers” e “Sex”. Me ne sono subito innamorato, soprattutto perché è ben difficile etichettarli, hanno uno stile tutto loro che si ama o si odia.
Preso dalla voglia di andare a un loro concerto, ho passato metà 2015 ad aggiornare le loro pagine FB, Twitter, Instagram e le loro fan page nella speranza che venisse annunciato un tour europeo. Quando è successo ho comprato subito 2 biglietti perché volevo e dovevo andarci con la mia ragazza.
L’attesa fino al 12 aprile è stata estenuante, anche perché nel frattempo, a febbraio era uscito il loro secondo album, “I like it when you sleep for you are so beautiful yet so unaware of it”, un album che non mi aspettavo fosse così bello, particolare, piacevole, pieno di sonorità e, anche se molto diverso dal primo, è comunque dotato della loro impronta caratteristica.
Flashback al 12 aprile: mi sveglio alle 6, mi faccio la doccia , mi preparo e vado. Alle 8:30 del mattino sono davanti al Fabrique, arriva una ragazza e mi scrive il numero sulla mano “132” e mi dice “vai in fondo alla fila”. Undici ore passate in fila tra ragazzine che urlavano per chi superava e venditori ambulanti di magliette farlocche con su scritto “1974”. Finalmente sono dentro, è tutto buio e decido di non mettermi davanti, sotto al palco, ma in un posto da cui potessi vedere tutto il palcoscenico.
Il concerto lo aprono i The Japanese House,che suonano “Clean” e poi tutto il loro EP. Come immaginavo hanno spaccato. Finita la loro performance cala il buio, in sottofondo parte l’intro del secondo album e poi…LOVE ME, primo singolo, i The 1975 sono sul palco e iniziamo tutti a ballare.
“Love Me” è un singolo che racchiude David Bowie, INXS e Peter Gabriel, una miscela azzeccata che ti fa ballare, urlare e cantare.
Ero gasatissimo, non stavo fermo un secondo, non capivo niente praticamente, volevo solo riuscire a godermi il concerto al 100%, ma così non è stato.
Mi sono accorto che il concerto non era minimamente paragonabile a quelli che fanno all’estero, a cominciare dalla scenografia. C’erano poche luci e poco coinvolgimento, sembrava un concerto improvvisato, una cosa fatta tanto per. Non critico la band, che ha suonato benissimo e ha dato il massimo, soprattutto nelle performance di If I Believe You con le coriste e di Falling4you. Per quest’ultima il cantante ha voluto creare un’atmosfera magica, chiedendo a tutti di togliere i telefoni e di farci trasportare solo dalla musica. La mia è più una critica all’organizzazione dell’evento, ma sono comunque felice di averli visti suonare dal vivo.
La performance più bella per me è stata You, traccia inedita di un loro vecchio EP, durante la quale ho chiuso gli occhi e mi son lasciato trasportare dalla musica e basta, non avevo bisogno di altro in quel momento. Anche l’esibizione di Robbers, Somebody Else e UGH sono state formidabili: il pubblico era completamente coinvolto, tutti cantavano, ballavano, piangevano e si emozionavano quando partiva il loro pezzo preferito. Ho pensato che avrebbero chiuso il concerto con il singolo The Sound, ultimo singolo del secondo album, invece hanno sorprendentemente concluso con “Sex” singolo del primo album.
Verso la fine del 2016, hanno annunciato le date del tour europeo del 2017, che avrebbe fatto tappa in Italia l’8 febbraio al Forum di Assago. Ho pensato subito “che figata ora faranno le cose in grande” dato che, se il Fabrique ha una capienza di 3.000 persone, il Forum ne può ospitare quasi 13.000. A meno di un mese dalla data del concerto, l’organizzazione annulla tutto il tour europeo per via dei Brit Awards 2017 che coincidono proprio con il tour. Quindi data posticipata al 29 giugno, ma c’è di più: non più al Forum, ma di nuovo al Fabrique. È comprensibile il fatto che non siano stati venduti abbastanza biglietti, ma non concepisco come siano andate le cose , come se ci fosse stato per l’ennesima volta menefreghismo da parte dell’organizzazione. Sono molto deluso, primo perché non ritengo che il Fabrique sia una location adatta alla loro musica a livello di impianto audio, e secondo, ho paura che facciano un live simile a quello dell’anno scorso.
Spero di dovermi ricredere; il 29 giugno sarò al Fabrique e spero di vedervi lì perché meritano davvero. Per chi non dovesse esserci, vi farò di certo sapere come sarà.